giovedì 8 giugno 2017

Conoscerti

E' passato tantissimo tempo..devo compiere uno sforzo per scrivere su questo blog di com'è cambiata la nostra vita e come cambiamo noi, giorno per giorno ora che Lei è nella nostra vita. Quando dice "Noi", mi riempie di una dolcezza infinita. In quella parola c'è il succo di tutto. Del nostro percorso, della fatica per arrivare a dove siamo oggi, del sogno che si concretizza e diventa quotidianità; io, lei, Sam, giornate di scoperte continue, di stanchezza, risate, tante arrabbiature. Poi arrivi in camera, la guardi mentre dorme nel lettino e mentre le dai un bacio sulla pelle morbida, ti riappacifichi con il mondo intero.
Sono stati due anni (quasi tre) di grandi cambiamenti. Direi una bugia se raccontassi che tutto è stato meraviglioso e che non ci sono stati momenti difficili.I problemi più grossi, perlomeno per me, ci sono stati sul lavoro. Quando sono rientrata in ufficio dopo la maternità,da un lato ero desiderosa di riprendermi una parte dei miei spazi e della mia vecchia vita, dall'altro lato ero spaventata all'idea di dover fare tutto (quasi) da sola e soprattutto di lasciare mia figlia tante ore al nido. Non immaginavo che avrei dovuto affrontare tanti scogli, primo fra tutti quelli di un nuovo direttore per niente sensibile ai problemi della maternità. E' passato poco più di un anno e mezzo, ho cambiato ufficio, ho cambiato capo. Sto riniziando adesso a "costruirmi" una nuova identità lavorativa e una credibilità, dopo le tante assenze dovute alle malattie di mia figlia, a causa dei primi contatti con i bimbi del nido. 
Nel frattempo..lei cresceva. Oggi è qui che esce di casa con pantaloncini corti e cappellino, disegna il sole, il mare, i pinguini (!), si gode un gelato poggiandosi su di me, seduta su una panchina e sussurra "Che bello!". E' qui con la sua voce squillante che mi accoglie urlante, quando rientro a casa, al suono di "E ' mamma!" e tira i pantaloni di mio marito, va incontro a mio padre e continua ad attirare l'attenzione come a dire "ma voi non siete profondamente felici? Non vi siete accorti che è tornata?". Mi chiedo quando abbiamo perso la capacità di stupirci e di gioire così come fanno loro..i bambini.
Ogni giorno conosco un pezzettino di questa persona speciale che è mia figlia e conosco qualcosa di più di me. A volte vorrei essere più controllata, perdere meno la pazienza e mi chiedo come facesse mia madre ad essere sempre così calma quand'ero piccola. Ho scoperto di non essere una di quelle donne "nate per essere madre". E di sicuro non sarei stata portata a lavorare in un nido, perché ci sono giorni che prenderei volentieri a sculacciate tanti di quei bambini urlanti e prepotenti che ringrazio Dio (o me stessa) di avere scelto un altro mestiere. 
Credo che, per donne come me, la maternità consapevole si costruisca passo dopo passo, giorno per giorno e cerco di lavorare più che posso per poter un domani essere la madre che mia figlia merita di avere. Prego di non deluderla e di poter essere per lei sempre un sostegno.Ma soprattutto cerco di lavorare per poter crescere una donna felice che sappia difendere le sue idee e se necessario sapiia difendersi dagli altri, essere indipendente, fare delle scelte appaganti e nel tempo giusto.
Oggi, 08/06, per la prima volta mia figlia ha disegnato il sole sulla carta. Fino ad ora l'aveva disegnato solo sulla lavagna per poi cancellarlo, sorridendo, subito dopo che l'avevo pregata di non farlo. Qualunque cosa io faccia, qualunque cosa mangi o stia utilizzando, arriva lei con il suo "Io" e da quel momento in poi..deve essere lei a mescolare il sugo che bolle, a preparare il caffè, ad usare il cellulare, a tagliare un'albicocca, a scegliere gli abiti che indosserà per uscire. Io.

giovedì 26 maggio 2016

Palla

Sono passati mesi dall'ultimo post, ma come diceva Giovanni Lindo Ferretti, mia figlia mi ruba il tempo  e le energie. Sono tante le volte in cui vorrei mettere nero su bianco i miei pensieri ma poi..ecco che si sveglia, c'è la cena da preparare, delle manine da lavare, un libro da sfogliare, una passeggiata al parco e soprattutto giocare..a palla! Ecco la passione di mia figlia.A volte si sveglia la mattina gridando "Palla". Ci interrompe, mentre parliamo con i nostri genitori, con parenti e amici, con quel modo buffo che ha di pronunciare quella parola, quasi a volerci dire: non parliamo di questi argomenti noiosi, parliamo di quello che di più interessante c'è nell'universo: Palla. All'inizio lo pronunciava con le elle che suonavano dolci, adesso lo dice bene, insieme all'articolo "La palla", un'altro segno dei progressi che ogni giorno sta facendo. La cosa assurda è che mia figlia adori così tanto un gioco che io da piccola a tratti ho detestato. Da adolescente le ragazze che giocavano a pallavolo mi facevano un pò paura e ho sempre pensato che fosse uno sport piuttosto violento. Io ero più una ragazza da tennis (forse più da divano con un bel libro di fantascienza). Mia figlia invece vede una ragazza che palleggia al parco e si blocca per guardarla, rapita. 
Altre cose che mi stupiscono di lei: la sua determinazione e indipendenza. Oggi l'ho osservata fare le scale, una per una, da sola, poggiando le manine sul gradino successivo per aiutarsi. Era così piccola di fronte a quei gradini così alti. Eppure, uno per uno, è riuscita a superarli e arrivare fino al portone di casa. Ho dovuto frenarmi per non prenderla in braccio.
Non sta un attimo ferma e ci vogliono veramente tante, tante energie per starle dietro! La sera io e Sam il più delle volte non vediamo l'ora di metterci a letto e ci sono giorni che crolliamo mentre lei è ancora bella attiva. 
Ogni tanto si batte la mano sul petto e dice "Mamma", così come faccio io per farle capire chi è la sua mamma..ma forse ancora il concetto non è ben chiaro. Mi imita, sollevando la manina e parlando a raffica e mi chiedo: ma davvero sono così? Quando mi imita non la finisce più di parlare..in arabo naturalmente. Oggi ha fatto questo discorsetto sopra la sua sedia.
Essere mamma è la cose più meravigliosa del mondo e lo rifarei mille volte, eppure..non so se avrei energie da dedicare ad un altro figlio. Vorremmo darle un fratellino o una sorellina ma il pensiero di iniziare tutto da capo mi spaventa. Inoltre, come farei a gestire due bimbi da sola,senza aiuti?
Quando la vedo abbracciare i bimbi più grandi al nido, quando la vedo cercare le voci dei bambini al parco, inseguirli per avere qualcuno con cui giocare, penso che non vorrei mai lasciarla da sola e che vale la pena fare qualunque sacrificio pur di darle una fratello o una sorella, che possa starle accanto anche quando noi non ci saremo.
Ultimamente ho paura che possa succedermi qualcosa mentre siamo sole io e lei, per strada. Paura che qualcuno possa portarla via, o che possa allontanarsi dal nido senza che nessuno si renda conto. E allora mi chiedo cosa accadrebbe, perchè lei ancora non sa dire il suo nome. Non saprebbe dire chi sono i suoi genitori, dove vive. Ho paura che questo possa accadere e penso che dovrei scrivere il suo nome su ogni vestito. Paure stupide forse, eppure ogni tanto ci penso. 

giovedì 3 dicembre 2015

Madri divise

A volte arriva così..quel momento di stanchezza, al termine di una giornata difficile e perdo la pazienza. Con lei, la mia piccola bimba dai capelli d'oro. E mi sento in colpa per non essere la madre che vorrei, nonostante ce la stia mettendo tutta. Alzo la voce, con lei così indifesa e con i suoi sorrisi buffi che imitano i miei.
La vedo così fragile in questi giorni così desiderosa di starmi "addosso". Proprio quando sento tante pressioni anche sul lavoro e in famiglia. E' come se mi tirassero da tutte le parti. A destra, a sinistra, sotto e sopra. Devi essere efficiente sul lavoro e garantire una certa credibilità e costanza, anche se tua figlia si ammala e vuoi starle vicino; devi avere il tempo di tenere la casa un minimo in ordine ed evitare che tua figlia gattonando mangi formiche (AHH!); devi cercare di essere presentabile e riuscire a farti che so..almeno una ceretta? Ma soprattutto goderti lei..e non alzare la voce se la curiosità tipica della sua età la spinge a muoversi continuamente e mettersi nei pasticci. E mi sembra di non godermela mai abbastanza la mia bimba.Come faccio anche solo a pensare di voler cambiare lavoro? Di dedicarmi ad un progetto che mi porterebbe via altro tempo? Che me la porterebbe via dalle braccia. Lei che quando mi vede si illumina e gattonando accelera veloce per venirmi incontro. Lei che urla di felicità quando apro la porta. Lei che mi vuole e io voglio lei..e la penso continuamente. Eppure..c'è un'altra parte di me. Quella che vorrebbe realizzarsi sul lavoro e che rimpiange un pò Lui, Sam e ripensa a come eravamo prima. Siamo lontani anni luce dalla coppia che eravamo e certo più distanti..perchè non c'è tempo di pensare anche a noi..e poi bisogna lavorare e pagare le bollette, l'affitto, il nido..e mettere da parte qualcosa per lei. Ci perdiamo un pò. Noi due, E a volte perdiamo anche molto di lei. 
Mi chiedo quante cose impara quando non è con me..se subisce qualche piccolo sopruso. Giorni fa una bimba più grande le ha portato via la palla con la quale stava giocando..e lei l'ha guardata incuriosita mentre io aspettavo un intervento della madre che non è arrivato. Mi sono chiesta se sarò in grado di difenderla nel modo più giusto e di insegnarle a farlo da sola. Soprattutto mi è venuta tanta voglia di coccolarla e ho pensato che sta crescendo e non so esattamente quali paure possa avere durante la giornata. A volte mi sembra che soffra per delle piccole frustrazioni, come quando guarda i bimbi che già camminano spediti mentre lei sta iniziando a farlo ed è ancora titubante. Poi vedo tante cose di lei..il suo sorriso contagioso, le sue espressioni spiritose, il modo in cui conquista tutti, il suo essere gioiosa e divertente ma anche contemplativa e molto sensibile. Adoro le mattine in cui si avvicina, mi solleva la maglietta e fa le pernacchie sulla mia pancia e ride!Adoro il suo "volerci essere", come dire "Sono qui anch'io, faccio parte della famiglia!". Vediamo le sue manine che spuntano da sotto il tavolo e cercano di afferrare qualcosa..vuole assaggiare tutto quello che mangiamo e possibilmente stare a tavola con noi. La nostra vita è meravigliosamente diversa ora che lei C'è.

lunedì 12 ottobre 2015

Altri piccoli riti e progressi

Lei cresce. Nascono nuovi riti mentre altri si perdono o si trasformano, altri ancora resistono al passare del tempo. Cantiamo sempre la nostra canzone del buongiorno e lei sorride. Quando la allatto adesso Lei allunga il suo dite indice verso la mia bocca e vuole che lo baci. Questo rito tenerissimo si ripete più e più volte e l'adoro, letteralmente. Altre volte, faccio finta di mangiarle il dito e allora vedo comparire due minuscole fossette all'angolo della bocca, mentre Lei sorride.
Lei ci ha completamente rapito l'anima.
Quasi ogni giorno chiedo a Sam se pensa che Lei sia felice. Si vede che lo è perchè si sente infinitamente amata ma chiedo continuamente conferma..perché è il mio desiderio più grande.
E' una bambina molto indipendente; fosse per lei, mentre la tengo in braccio, scenderebbe a camminare da sola..anche se ancora non sa camminare (sebbene si regga benissimo in piedi). Ha una forza di volontà e una determinazione sorprendente; è anche molto forte fisicamente e si fa amare da tutti, proprio come immaginavo appena è nata.
Recentemente abbiamo optato per l'iscrizione in un nuovo nido e io che temevo un trauma, ho dovuto ricredermi. Lei si sente a suo agio come se conoscesse tutti da sempre. Certo, quando vado via e poi torno si emoziona. Però, nel frattempo, gioca con tutti ed esplora l'ambiente, fa i suoi esercizi alla spalliera e conquista le educatrici che poi mi dicono "E' deliziosa", "E' molto indipendente in tutto, anche nel gioco".
Ormai ha dieci mesi e delle competenze che a volte mi sembrano inimmaginabili. Sta in piedi in equilibrio perfetto, gattona velocissima ed è capace persino di mettersi a testa in giù per raggiungere un oggetto e smontarlo..Vorrebbe mangiare da sola praticamente tutto e in parte lo fa. Addenta polpette, polenta, frittata, fusilli, carne tagliata a pezzettini e molto altro ancora..mentre molti bambini della sua età ancora preferiscono le pappette. Tiene in mano il cucchiaino (anche se a volte lo prende dal verso sbagliato) e la forchetta. Canta quando è contenta e a volte intona delle canzoni anche per lamentarsi.
A volte ancora la guardo e non credo che realmente sia mia figlia. Mia figlia..se ci penso mi viene da piangere. La guardo mentre dorme e non mi stancherei mai di farlo. La guarderei per ore e così, nel sonno, riconosco quel profilo che vedevamo nelle ecografie. La bocca aperta, con il labbro inferiore più carnoso, il nasino a patatina, gli occhietti belli e le guanciotte piene. E' un amore talmente grande che è difficile descriverlo. Siamo stanchi, perchè avere un figlio stanca più di quanto si possa pensare. Ma siamo tanto, tanto felici

lunedì 7 settembre 2015

Un nido caldo per te

Tempo di cambiamenti..Cicciottella è stata 9 mesi dentro la pancia e 9 mesi solo con mamma e papà, un nido caldo all'interno del quale si sente coccolata e protetta. Adesso, dopo il mio rientro a lavoro, dovrà "inserirsi" in un altro nido, nel quale non sarà più l'unica bimba..nel quale dovrà condividere le attenzioni dell'educatrice e comunque potrebbe passare persino una mattinata intera senza ricevere un abbraccio, un bacio..Questa cosa mi fa stare tremendamente male. 
Male, nonostante abbia cercato di scegliere per lei un nido "caldo", somigliante ad una casa. Le chiamano "mamme accoglienti". Sono delle mamme educatrici (la nostra ha una laurea in pedagogia), che aprono le loro abitazioni ad altri bimbi. 
L'ambiente è molto accogliente; il nido è stato ricavato in un locale separato dall'abitazione dell'educatrice e c'è una bella corte che collega le due strutture. In giardino ci sono gli ulivi, un'altalena,tanti giocattoli e un piccolo orto.
All'inizio mi piaceva l'idea di lasciare mia figlia in un ambiente così raccolto, una piccola famiglia. L'educatrice mi ha fatto da subito una buona impressione. Cicciottella si è trovata fin da subito bene tra le sue braccia. Poi, piano piano, sono iniziati i dubbi. Ma non ci saranno troppi bambini per una persona sola?L'educatrice saprà quello che fa? E le malattie? I bambini metteranno gli stessi giocattoli in bocca (AHHH!!)..e se quelli più grandi le facessero del male? Mi potrò fidare? Mia figlia non parla..come faccio a sapere se qualcosa non va?
Mentre facevamo il percorso per arrivare al nido non pensavo a tutte queste cose, mi godevo lo spettacolo della mia piccolina che gioiva alla vista delle bandierine colorate che sventolavano in alto per la festa del Paese..Ho pensato fosse un ottimo auspicio.
Poi siamo entrate e l'atmosfera rilassata dell'educatrice mi ha contagiato. Cicciottella è stata tranquilla tutto il tempo e ha giocato serena. 
Forse il fatto di vederla andare tra le braccia di un'altra persona così serenamente mi ha fatto un pò male. Dall'esterno cercavo di carpire ogni minimo suono ma non sentivo la sua voce..cosa strana per lei che è sempre così vivace. Poi è tornata da me, tranquilla e quando siamo arrivate a casa è crollata in un sonno profondo..ad un'ora in cui non dorme mai.
Ed ecco i tarli, i dubbi. Sarà solo stanca? Oppure è successo qualcosa che non so?
La verità è che l'inserimento dovrebbe riguardare anche i genitori (la mamma, in questo caso). Il fatto di essere rimasta fuori e di non averla potuta vedere in questo nuovo ambiente, non mi ha tranquillizzato per niente.
 Mi chiedo se un nido più grande e "strutturato" non sia in fondo più sicuro. Lì i bimbi avrebbero tutti la stessa età. Forse sarebbe più giusto che i neonati stessero solo tra loro, per evitare il caos e le piccole prevaricazioni che possono insorgere quando si entra in contatto con i bimbi più grandi.
Ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro. Dobbiamo decidere in fretta se ritornare sui nostri passi.

giovedì 4 giugno 2015

Piccoli Riti e riflessioni

Da un pò di tempo mi chiedo se sia il caso di chiudere il blog, sia perché ho veramente poco tempo a disposizione per aggiornarlo, sia perché, inevitabilmente, i temi trattati non possono più essere gli stessi. La mia ricerca della gravidanza ha portato i suoi frutti e anche se l'infertilità è qualcosa che continua a riguardarmi ancora da molto vicino..sono una mamma ed è naturale che i temi al centro del mio interesse siano altri. 
Proverò a scrivere ancora qui..quando potrò e vediamo come va.
Credo che ogni genitore abbia dei piccoli riti con i propri figli; alcuni nascono per caso..altri vengono "pianificati" più o meno consapevolmente, come quelli che dovrebbero aiutarti a farli dormire (ma  non sempre sono efficaci!). Ecco alcuni dei nostri:
Piedini:
Ho già scritto di quanto per me sia importante allattare e uno dei riti che amo di più è legato all'allattamento. Mentre cicciottella beve il suo latte, poggio una manina sotto le palme dei suoi piedini e lei spinge, io li riporto su e lei li li manda di nuovo giù. Questo è uno dei riti che è nato casualmente. Quei momenti per me sono di una tenerezza indescrivibile.
Urli liberatori
Cicciottella è una musicista nata..figlia di due amanti della musica stonati. Lei si addormenta tra le braccia del suo papà al suono della musica soul..e balla con la mamma producendo degli incredibili urli liberatori. Quando la prendo tra le braccia e volteggiamo al suono della musica (più disparata)..lei urla e ride ed io con lei.
Risveglio e canzone del Buongiorno
Ho già detto di quanto siano fantastici i nostri risvegli da quando siamo in tre..Quando io e Sam salutiamo Cicciottella la mattina, di solito le cantiamo una canzone per augurarle buongiorno..,gioia pura.
Colazione e facce buffe
Quando facciamo colazione lei ci fissa. Io scuoto la testa e faccio qualche faccia buffa..basta anche solo un accenno e lei ride. Quegli sguardi e quei sorrisi mi fanno capire quanto sia profonda l'intesa con mia figlia.
E adesso vorrei proseguire con alcune riflessioni dedicate prima di tutto alla mia bambina ma  anche ai bambini in generale. Tutti noi abbiamo sentito da ragazzi delle raccomandazioni da parte di zii, nonni, parenti. Di quegli insegnamenti abbiamo un ricordo, a volte rimpiangiamo di averne trascurato qualcuno, a volte ridiamo di altri. Oggi sono arrivata al punto in cui sento di avere da dare anche io qualche raccomandazione. Queste sono quelle di oggi:

Conoscere e piacere alla gente: è importante. Sembra banale ma non lo è. I contatti sono forse una delle cose più importanti nella vita, non dimenticarlo mai. Tu piacerai alla gente, lo so, Si capisce dal tuo sorriso. Avrai tanti amici. Sarai gentile con gli altri. E gli altri lo saranno con te. Non nasconderai sospetto o sfiducia nel tuo sguardo. Ma non sarai un'ingenua. Conoscerai la gente..la conoscerai veramente. Saprai di chi fidarti e da chi allontanarti. Sarai una persona che tira fuori il meglio dagli altri. E questo è importante.

Tempo: non essere troppo perfezionista..come tua madre. Sii precisa, accurata ma non prendere troppo tempo per raggiungere i tuoi obiettivi. Non è mai tanto quanto si possa pensare.  Questo è un consiglio che tante volte mi ha dato mia madre e non sono riuscita a seguire... Fai le cose con un pò più di leggerezza rispetto a come ho fatto io.

Figli: non potrei evitare di dire..che è bello farli, farli a venti, trenta o quarant'anni. Ma tu falli presto. Sono la cosa più bella del mondo. Ti auguro di non dover posticipare questo progetto, per nessun motivo. Ti auguro di capire subito quanto sia importante metterli in cima alla lista delle priorità. Si può essere felici e vivere una vita piena anche in due o persino da soli ma io ti auguro di desiderare di essere mamma e di poterlo essere senza problemi,

E' solo l'inizio..ora Cicciottella chiama..e mamma risponde

giovedì 23 aprile 2015

Le mie Lei

Da quando c'è Lei, Cicciottella, tra le mie braccia, la mia mente corre sempre di più a Lei (la mia prima figlia) e a Lei (mia madre).
Ogni volta che stringo la mia Nocciolina e bacio i suoi piedi, ogni volta che mi guarda con i suoi occhioni belli..non posso fare a meno di pensare che avrei dovuto vivere questi momenti anche con la mia prima bambina..e mi chiedo come sarebbe stato il suo viso e sento un dolore, in fondo al cuore, per tutto ciò che non ho potuto darle. Oggi avrebbe cinque anni e sarebbe una sorella maggiore.
E poi penso a quanto mia madre avrebbe amato il nostro miracolo..l'avrebbe adorata. Mi sarebbe piaciuto vederle insieme. 
Adesso capisco tante emozioni che deve aver provato mia madre. In particolare, vorrei fermare il tempo, o meglio, avere almeno dieci anni di meno..Vorrei essere più giovane per poter stare più a lungo possibile con mia figlia. Mi immagino tra altri dieci anni..e sento che il tempo mi sfugge. Vorrei  poterle dare il meglio e poterci essere nei momenti più importanti della sua vita.
Il tempo è una cosa che non possiamo cambiare.
Questo tempo è comunque il migliore che abbiamo mai vissuto e non ci basta mai. E' una scoperta continua. La mattina io e Sam ci guardiamo e sorridiamo, i nostri risvegli adesso hanno tutto un altro sapore..perchè lei, nella culla, inizia a chiacchierare presto ed è in continuo movimento. Lei ci spinge, ogni giorno, a imparare cose nuove e finchè non lo si diventa non è facile capire di quante competenze abbia bisogno un genitore. Sento che sto crescendo, come persona e mi meraviglia vedere l'effetto che mia figlia fa sugli altri. Catalizza le persone. Ha un carattere solare, ride, affascina la gente..fa fare agli altri tutto ciò che vuole. E poi c'è la voce..riesce a sollevarla tantissimo e non sembra vero che una bimba così piccola possa riuscire a gridare così. Ha una forza incredibile nelle gambe e nelle braccia ed è..terribilmente fotogenica. Sarà per questo che non riesco a smettere di fotografarla e di filmarla? Ci dicono che molto del suo modo di essere dipende da noi ma non sono sicura sia così..credo che molto dipenda invece da lei e dal suo carattere. Di certo, noi ci impegniamo, il resto viene da se.